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Questo è il diario di Maria Stella, la mamma di Francesca, sottratta all'affetto dei suoi cari e alla sua irrefrenabile voglia di vivere da un tumore a soli 28 anni. Coloro che muoiono, però, non sono degli assenti, sono degli invisibili e la morte, secondo il pensiero buddista, è soltanto il punto di partenza verso una prossima esistenza, non spezza i legami d'amore. Se non fosse così, la vita stessa non avrebbe alcun senso. Le persone che hanno conosciuto Francesca e le hanno voluto bene possono riconoscere i segni della sua presenza, ascoltarla attraverso il loro cuore. Lei c'era e continua a esserci, come energia pura d'amore, a dialogare e sostenere ogni giorno i suoi cari, a mandare loro dei segni, dei messaggi. Francesca è nell'aria: è profumo, essenza... e mancanza. Chi l'ha amata, i genitori, il fratello, tanti amici devono imparare a vivere senza vederla fisicamente, ma questo non equivale a dimenticarla o a smettere di amarla, perché la vita e l'amore sono più di quello che possiamo vedere con gli occhi e toccare con le mani.